Zia Antonietta: un'antenata del Filet in tondo

Con mio immenso piacere vi presento la "Zia Antonietta" (classe 1920) un'anziana signora, di origini sarde, che vive a Biella e che custodisce, nonostante la sua veneranda età (ha appena compiuto 90 anni), i segreti del filet.
Di seguito riporto una breve biografia della stessa, tratta dal sito  www.sunuraghe.it ed alcune foto dei suoi capolavori.

Biografia
Con il certificato di buona condotta morale rilasciato dal parroco di Bosa, nel 1947, Antonietta Sotgiu parte dalla Sardegna per raggiungere Suor Maria Battistina, al secolo Caterina Sotgiu, una zia che dal 1939 era "Pietatina" di clausura a Biella.
Ricamatrice raffinata, Suor Maria Battistina ha confezionato molti arredi e paramenti sacri custoditi nelle chiese biellesi. Nel 1978, alla sua morte, le suore del Cottolengo consegnarono a zia Antonietta il telaio con cui la religiosa riproduceva i filet bosani.
Seguendo lo stesso modello, negli anni immediatamente successivi, altre ragazze sole lasceranno l'Isola, per raggiungere Biella e frequentare la Scuola Professionale per Infermiere, gestito dalle Suore del Cottolengo.
Antesignana dell'uguaglianza di genere, zia Antonietta, sempre molto attiva, continua la sua costante opera di riscatto femminile con il Corso di Filet, attivato nel mese di novembre presso il Circolo Su Nuraghe.